Definizione in breve

Branca dell’odontoiatria che si occupa della terapia dell’endodonto, ovvero lo spazio all’interno del dente, che contiene la polpa dentaria, costituita da una componente arteriosa, venosa e nervosa.
La terapia di tale branca consiste nella devitalizzazione o cura canalare. 

Quando farla

al bisogno

Per dolore intenso o lesioni apicali radiografiche non sintomatiche

Quanto dura

60/120 minuti

Durata indicativa

Fa molto male?

no

Anestesia locale

scan devitalizzazione dente presso odontoian Roma

 

 

In cosa consiste

Si occupa della cura dei tessuti interni del dente, che sono costituiti da un sistema Nervoso, Arterioso e Venoso, la cui infiammazione può portare a Pulpiti Reversibili o Irreversibili (molto dolorosa) e Necrosi Dentale con possibili infezioni e lesioni parodontali peri-radicolari.
L’endodonzia mediante l’uso del Microscopio Operativo ha raggiunto livelli di qualità terapeutica e diagnostica imparagonabili rispetto all’endodonzia tradizionale senza microscopio e rappresenta, nei casi più complessi, un elemento ausiliare imprescindibile per il successo terapeutico.

Il Microscopio Operativo, permette di vedere fino a 40 volte le dimensioni reali e permette dunque di fare cure che altrimenti non potrebbero essere fatte, come individuare canali accessori, rimuovere ostruzioni dei canali e sigillare aperture dei canali microscopiche.

È uno strumento che migliora la qualità delle cure e che rappresenta l’avanguardia per questo settore.

Devitalizzazione Dente Roma

La devitalizzazione del dente nei nostri studi a Roma viene effettuata a seguito di una radiografia che serve a verificare se la polpa del dente è danneggiata irrimediabilmente oppure no. Nel primo caso non rimangono che due possibilità: rimuovere il dente o salvarlo appunto per mezzo di una devitalizzazione.

Per intervenire sulla polpa del dente il dentista deve raggiungere la camera pulpare all’interno della quale si trova il tessuto molle che è stato danneggiato. Per arrivare fino a questo punto deve attraversare due strati: lo smalto (il rivestimento esterno del dente) e la dentina (il materiale su cui è appoggiato lo smalto). La polpa si trova proprio all’interno del dente.

Quali sono i sintomi di un’infezione alla polpa del dente? I più comuni sono:

  • Accentuata sensibilità a cibi e/o bevande fredde o calde
  • Dolore durante la masticazione 

Paradossalmente quando i suddetti sintomi dovessero attenuarsi non significa che il problema sia in fase di miglioramento ma piuttosto che l’infezione ha raggiunto ormai il canale radicolare. In questo caso i sintomi diventano ancora più evidenti. Tra questi possono esserci:

  • Rigonfiamento della gengiva
  • Fuoriuscita di pus
  • Gonfiore del viso (il cosiddetto ascesso)
  • Alterazione del colore del dente

Ovviamente sarebbe meglio rivolgersi al dentista prima che i suddetti sintomi si manifestino. Per questo è consigliabile ai primi segnali di eccessiva sensibilità del dente al freddo o al caldo o di dolori durante la masticazione prenotare subito una visita. Tuttavia, qualora l’infezione abbia già raggiunto il canale radicolare può rendersi necessaria una devitalizzazione del dente in modo da evitarne la rimozione.

Prima di procedere alla devitalizzazione è necessario che il dentista proceda a effettuare una panoramica così da assicurarsi dello stato di avanzamento dell’infezione e stabilire il percorso da seguire. Se, per esempio, l’infezione ha raggiunto il canale radicolare il danno potrebbe essere maggiore e quindi il trattamento potrebbe essere più profondo e invasivo.

Ad ogni modo il trattamento avviene generalmente in anestesia locale per mezzo di iniezioni indolore che vengono effettuate direttamente sulla gengiva. Qualora l’infezione abbia raggiunto la radice del dente e quindi il dente abbia perso completamente la sua sensibilità l’anestesia potrebbe essere inutile.

Una volta effettuata l’anestesia il dentista applicherà nell’area interessata una “diga”, ovvero un piccolo foglio di gomma che servirà a proteggere il dente dalla saliva durante l’intervento e a impedire la ingestione di eventuali sostanze utilizzate. A questo punto, attraverso un’apertura praticata sulla corona del dente si accederà all’interno per rimuovere interamente la polpa e liberare la cavità da ogni residuo al fine di favorirne la guarigione.

studio dentistico specializzato a roma dente devitalizzato

Endodontista Roma

Come indica l’origine del termine (‘endo’ dentro e ‘odontos’ dente) la chirurgia endodontica interviene all’interno del dente. L’endodontista, nei nostri studi a Roma, si occupa di fare una diagnosi al fine di curare o prevenire qualunque patologia legata alla polpa del dente, che include vasi sanguigni, terminazioni nervose e cellule chiamate odontoblasti. Nella maggioranza dei casi questi tessuti vengono compromessi a causa di infezioni annidate all’interno del dente. A sua volta queste infezioni possono essere la conseguenza di diversi fattori quali invecchiamento, un trauma, una scheggiatura o una carie non curata per tempo.

Qualunque trattamento di tipo endodontico deve essere preceduto da un esame diagnostico al fine di determinare la causa della patologia in corso e lo stato in cui si trova l’endodonto. Nel caso in cui la malattia sia presa in tempo l’endodonto cercherà di recuperare il dente mantenendo la vitalità della polpa attraverso un trattamento specifico. Qualora, invece, la polpa del dente sia compromessa (fino al punto che sia andata in necrosi) si dovrà procedere alla devitalizzazione del dente o, se inevitabile, alla sua rimozione.

Durante la fase diagnostica, nei nostri studi a Roma l’endodontista potrà avvalersi di vari esami a seconda dei casi. Tra questi vi sono:

  • La Radiografia Digitale: il test diagnostico più importante per diagnosticare patologie collegate all’endodonto, come quella cariosa e quella parodontale. Oggi, grazie a questo strumento innovativo è possibile ridurre al minimo le emissioni di raggi rispetto ai tradizionali esami radiografici su pellicola ed è visibile in tempo reale.

  • Il Test Termico: questo test si basa su uno stimolo termico (caldo o freddo) al fine di determinare la vitalità pulpare. Per determinare lo stato di vitalità della polpa del dente malato ci si basa su un sistema comparativo. Prima la fonte di calore (o di freddo) viene appoggiata su un dente sano e poi su quello malato. Nel caso in cui il dolore sia forte e persistente anche a seguito dell’allontanamento della fonte termica significa che il dente è affetto da pulpite.


Una volta effettuata la diagnosi l’endodontista stabilirà il trattamento più adeguato al fine di affrontare la patologia e ripristinare la salute del dente.  

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