Uno dei problemi dentali più comuni nei bambini riguarda la malocclusione, ovvero quella condizione in cui l’arcata superiore dei denti non è allineata perfettamente con quella inferiore. Spesso questa anomalia può diventare causa di vari sintomi che è bene non sottovalutare come mal di testa, mal di schiena, mancanza di equilibrio e nel tempo persino problemi di postura.
I primi segnali di malocclusione possono essere individuati già in età infantile (3 anni circa). In altri casi, il problema può presentarsi con la eruzione dei primi denti permanenti (6-8 anni), fino al completamento del ricambio intorno ai 13-14 anni.
Nella maggioranza dei casi la soluzione proposta dall’odontoiatra è l’applicazione dell’apparecchio dentale per i bambini.
In questo articolo vedremo le tipologie di apparecchi dentali disponibili, i vantaggi di ciascuno e alcuni consigli per operare la miglior scelta.
I problemi legati alla malocclusione vanno ben oltre il fattore estetico. Possono causare, ad esempio, infezioni batteriche essendo i denti storti più difficili da mantenere puliti e col tempo i problemi potrebbero diventare più seri. L’insorgere di carie, piorrea e gengivite, infatti, sono solo alcune delle conseguenze più comuni quando non si interviene per tempo nel curare un problema di malocclusione.
In ultimo, ma non meno importante, i denti storti, come anticipato nell’introduzione, possono portare a problemi di postura con ripercussioni che, nel tempo, possono incidere sulla qualità della vita di una persona. La semplice masticazione, essendo scomposta, può mettere sotto sforzo i muscoli mandibolari e provocare l’insorgenza di mal di schiena, mal di testa e dolori cervicali. Tutto questo si può evitare essendo tempestivi nella diagnosi e rimuovendo qualunque sintomo di malocclusione curandola con l’ausilio di un apparecchio mobile per bambini.
Al fine di stabilire il miglior trattamento per porre rimedio a un problema di malocclusione è fondamentale comprenderne l’origine e valutarne la gravità. Le soluzioni possono variare sulla base della diagnosi e possono spaziare dall’applicazione di apparecchi odontoiatrici per bambini fino ad arrivare a veri e propri interventi di chirurgia orale. Di seguito indichiamo quelli che sono comunemente i trattamenti principali in base al tipo di problema:
Nella stragrande maggioranza di casi di malocclusione che riguardano i bambini è molto raro dover ricorrere alla chirurgia per correggere il problema. È invece possibile correggere la quasi totalità delle imperfezioni semplicemente applicando un apparecchio mobile o fisso che tenga conto delle esigenze del paziente.
Cominciamo col dire che è saggio sottoporre il proprio bambino a una visita odontoiatrica non appena cominciano a spuntare i primi dentini (2-3 anni). Questo a prescindere dall’insorgere di problemi dentali o meno, al fine di scorgere e prevenire quanto prima eventuali difetti legati a malocclusione, predisposizione a carie o a problemi di altro tipo. Detto questo, qual è il momento giusto per mettere l’apparecchio dentale ai bambini?
L’età giusta per mettere l’apparecchio ai denti è intorno ai 12-14 anni in quanto è in questo periodo che la fuoriuscita dei denti permanenti è quasi portata a compimento. D’altra parte lo sviluppo delle ossa maxillo-facciali si trova ancora in una fase di assestamento e di conseguenza è possibile ancora correggere eventuali imperfezioni.
In alcuni casi particolari può rendersi necessario applicare l’apparecchio ai denti già intorno ai 7-9 anni. Per esempio qualora ci si trovi di fronte ad alterazioni dello sviluppo osseo del palato, crescita anomala della mandibola, morso incrociato o denti non combacianti.
Tuttavia, a meno che non si tratti di problemi di una certa entità, l’età giusta per iniziare una terapia ortodontica avvalendosi di un apparecchio dentale è tra i 12 e i 14 anni.
Al fine di raggiungere risultati ottimali nell’allineamento dei denti sono state create diverse tipologie di apparecchi dentali. Tra queste le principali sono gli apparecchi tradizionali in metallo, gli apparecchi in ceramica, gli apparecchi linguali e infine gli apparecchi invisibili. La scelta dell’apparecchio giusto dipenderà in gran parte della diagnosi del dentista e dalle caratteristiche individuali di ogni piccolo paziente. Ciascun caso è a sé.
Al fine di raggiungere risultati ottimali nell’allineamento dei denti sono state create diverse tipologie di apparecchi dentali. Tra queste le principali sono gli apparecchi tradizionali in metallo, gli apparecchi in ceramica, gli apparecchi linguali e infine gli apparecchi invisibili. La scelta dell’apparecchio giusto dipenderà in gran parte della diagnosi del dentista e dalle caratteristiche individuali di ogni piccolo paziente. Ciascun caso è a sé.
Cerchiamo di conoscere meglio le caratteristiche di ciascuna tipologia di apparecchio odontoiatrico per bambini.
L’apparecchio tradizionale in metallo è quello che la maggioranza di noi conosce in quanto è quello più ‘antico’ e di cui forse anche noi siamo stati portatori. Questo modello prevede attacchi e fili in metallo fissati ai denti. Il vantaggio di questo tipo di apparecchio è che il meccanismo si basa su un sistema di tiranti che permette di ottenere risultati visibili sin dalle prime sedute con il dentista.
Un altro vantaggio di questa tipologia di apparecchio dentale è il prezzo in quanto è la soluzione più economica e allo stesso tempo efficace. Ciò che depone a suo svantaggio è che da un punto di vista estetico è la più evidente, anche se esiste la possibilità di applicare bande colorate diverse sopra le parti in metallo, rendendolo più attraente.
A seguire gli apparecchi dentali metallici ci sono poi quelli in ceramica che, sia per dimensioni che per forma, sono molto simili a quelli in metallo. La differenza è che essendo realizzato in materiale ceramico si mimetizza molto bene con la colorazione dei denti e quindi è molto meno evidente rispetto a un apparecchio metallico.
Per quanto riguarda la funzionalità è molto simile a quello tradizionale: attraverso un sistema di tiranti il dentista può modificarne la posizione fino ad ottenere l’allineamento ottimale dei denti. A differenza dell’apparecchio metallico quello in ceramica è ovviamente più costoso a motivo della sua composizione. Inoltre a motivo della sua colorazione può sporcarsi più facilmente e richiede una manutenzione più regolare ed accurata.
Negli anni c’è stata una continua ricerca nel campo dell’ortodonzia e ci si è concentrati sempre più sull’elaborazione di apparecchi che fossero meno visibili. Tra le tipologie di apparecchio ortodontico per bambini di ultima generazione figurano gli apparecchi linguali e, appunto, quelli invisibili. L’apparecchio linguale è molto simile, come sistema, a quello tradizionale ma invece di essere applicato all’esterno dei denti viene attaccato all’interno. Questo lo rende ovviamente invisibile dall’esterno.
D’altra parte, questa tipologia di apparecchio non garantisce gli stessi risultati e soprattutto negli stessi tempi di quelli tradizionali (sia in metallo che in ceramica). Questo perché essendo posizionato all’interno dell’arcata i tempi di allineamento sono più lunghi. Inoltre, essendo più a contatto con la lingua talvolta può risultare più scomodo per il paziente.
Per terminare la serie di tipologie di apparecchi dentali abbiamo poi gli apparecchi invisibili (tra i più famosi il cosiddetto Invisalign). A differenza dei precedenti questo modello non si basa su un sistema di agganci e fili ma piuttosto su una serie di allineatori in plastica trasparente personalizzati applicati direttamente sui denti. Questi allineatori vengono sostituiti circa ogni due settimane fino alla conclusione del trattamento. Per raggiungere il risultato ottimale sono necessari in media tra i 20 e i 30 allineatori.
C’è da dire che questo tipo di apparecchio non è risolutivo per tutti i problemi dentali. Spesso viene raccomandato dal dentista per casi di malocclusione o di denti storti più lievi. Quindi, anche se sotto l’aspetto estetico è decisamente il più favorito dai pazienti non sempre è quello raccomandato se si tratta di correggere problemi di una certa entità. A suo vantaggio c’è il fatto che sono quasi invisibili e consentono una maggiore libertà di masticazione, dall’altra sono decisamente più costosi.
In definitiva è il dentista che deciderà quale apparecchio dentale per malocclusione raccomandare ai bambini. Il fattore estetico in molti casi può fare la differenza, soprattutto tenendo conto dell’impatto visivo e psicologico che alcuni apparecchi possono avere sul bambino. Per questo motivo in casi di particolari esigenze estetiche, il dentista potrebbe proporre più soluzioni tra cui scegliere.
Non trascuriamo il fatto che gli apparecchi dentali possono essere sia mobili che fissi e in base all’età del bambino il dentista potrebbe protendere per un tipo piuttosto che per l’altro. Una cosa da considerare è che gli apparecchi fissi possono essere rimossi soltanto dal dentista mentre gli apparecchi mobili possono essere rimossi dal paziente.
Solitamente l’apparecchio mobile applicato ai denti dei bambini può essere propedeutico all’inserimento di quello fisso: viene infatti utilizzato per allineare le ossa mandibolari e mascellari che accoglieranno successivamente l’ortodonzia fissa.
Tra le tipologie di apparecchi mobili troviamo:
L’apparecchio mobile potrebbe causare diversi disturbi nei piccoli pazienti: ad esempio una maggiore salivazione (sparirà dopo qualche ora) o difficoltà di deglutizione o nel parlare. Per ovviare a questo problema fatelo parlare tanto con l’apparecchio o leggere ad alta voce. Occorre avere pazienza sia da parte del bambino sia da parte del genitore che dovrà aiutare il bambino a mantenere l’apparecchio in bocca. Ancora, nei primi giorni, il bambino potrebbe accusare dolori ai denti per via dello spostamento o per il formarsi di piccole lesioni: nel primo caso il dolore sparirà naturalmente, nel secondo caso potrete applicare delle creme per favorire la guarigione.
Un consiglio: subito dopo aver cenato fate di nuovo indossare l’apparecchio mobile sui denti del bambino in modo che lo tenga per tutta la notte e il suo sonno non sia disturbato. Prima si abitua all’apparecchio facendo per così dire una ‘full immersion’, meglio sarà.
Non trascuriamo il fatto che gli apparecchi dentali possono essere sia mobili che fissi e in base all’età del bambino il dentista potrebbe protendere per un tipo piuttosto che per l’altro. Una cosa da considerare è che gli apparecchi fissi possono essere rimossi soltanto dal dentista mentre gli apparecchi mobili possono essere rimossi dal paziente.
Solitamente l’apparecchio mobile applicato ai denti dei bambini può essere propedeutico all’inserimento di quello fisso: viene infatti utilizzato per allineare le ossa mandibolari e mascellari che accoglieranno successivamente l’ortodonzia fissa.
Tra le tipologie di apparecchi mobili troviamo:
L’apparecchio mobile potrebbe causare diversi disturbi nei piccoli pazienti: ad esempio una maggiore salivazione (sparirà dopo qualche ora) o difficoltà di deglutizione o nel parlare. Per ovviare a questo problema fatelo parlare tanto con l’apparecchio o leggere ad alta voce. Occorre avere pazienza sia da parte del bambino sia da parte del genitore che dovrà aiutare il bambino a mantenere l’apparecchio in bocca. Ancora, nei primi giorni, il bambino potrebbe accusare dolori ai denti per via dello spostamento o per il formarsi di piccole lesioni: nel primo caso il dolore sparirà naturalmente, nel secondo caso potrete applicare delle creme per favorire la guarigione.
Un consiglio: subito dopo aver cenato fate di nuovo indossare l’apparecchio mobile sui denti del bambino in modo che lo tenga per tutta la notte e il suo sonno non sia disturbato. Prima si abitua all’apparecchio facendo per così dire una ‘full immersion’, meglio sarà.
Quando il dentista raccomanda l’applicazione di un apparecchio dentale per bambin i costi possono variare in base a diversi fattori. Qual è un fattore rilevante che può incidere sul costo? Sostanzialmente la durata del trattamento. Il costo medio di un apparecchio può variare da 2.500 euro circa a 5.000 euro, con punte fino a 7.000 euro.
Nel costo del trattamento sono incluse tutte le visite di controllo ortodontico previste durante tutto il periodo in cui sarà necessario intervenire sull’apparecchio dentale per apportare le opportune modifiche al fine di raggiungere il perfetto allineamento dei denti del paziente. A seconda dei casi il periodo dell’intero trattamento può andare da uno a tre anni.
In seconda battuta il prezzo totale del trattamento dipenderà dal tipo di apparecchio che verrà applicato.
Infine, un ulteriore fattore da considerare circa un’eventuale flessione del prezzo è l’atteggiamento del bambino nei confronti del trattamento. Ci sono bambini che hanno difficoltà a collaborare con le indicazioni dell’ortodontista e questo potrebbe comportare visite di controllo straordinarie per riparare o sostituire componenti dell’apparecchio dentale. Il genitore che conosce bene il proprio bambino potrà valutare insieme al dentista quale soluzione sarebbe più adatta a lui tenendo conto anche di questo fattore. La scelta dell’apparecchio dentale più adatto alle sue esigenze potrebbe contribuire a ridurre i costi. È molto importante, soprattutto quando il bambino è ancora piccolo, che il genitore collabori strettamente con il dentista e mantenga aperte le linee di comunicazione. Questo permetterà a entrambi di trovare la soluzione migliore per il bambino e garantire i migliori risultati possibili.
In definitiva, di fronte alla salute dei denti dei bambini si riuscirà sempre a trovare una soluzione adatta, sia da un punto di vista professionale che economico.