Pulizia gengive dal dentista: quando farla?
Per stabilire quando è necessario sottoporsi a una pulizia gengivale è necessario sottoporsi a periodici controlli dal dentista. La norma sarebbe ogni sei mesi. Tra un controllo e l’altro è molto importante prestare attenzione a eventuali sintomi che potrebbero segnalare la presenza o l’insorgere di malattie gengivali. Tra questi sintomi possiamo menzionare i seguenti:
- Gonfiore delle gengive
- Sanguinamento
- Recessione gengivale
- Fastidio su aree specifiche
Nella maggioranza dei casi i disturbi gengivali dipendono da un accumulo di batteri e placca che vanno a depositarsi sui tessuti interstiziali che si trovano tra i denti e le gengive. Le cause di questo fenomeno possono essere diverse. Tra le più comuni ci sono le seguenti:
- Scarsa igiene orale
- Carenza di vitamina C
- Diabete
- Stress
- Alterazione delle difese immunitarie
- Fattori genetici
Per stabilire a cosa si deve un disturbo gengivale è necessario sottoporsi a una visita accurata da parte di uno specialista. Ad ogni modo, la pulizia sotto gengivale rimane il rimedio più efficace per mantenere le gengive in buona salute e prevenire qualunque tipo di disturbo.
Pulizie gengive: come farla a un neonato?
Il Ministero della Salute nelle Raccomandazioni per la promozione della salute orale in età perinatale, stabilisce che è buona norma pulire le gengive del neonato anche prima della comparsa dei primi dentini. Come si effettua la pulizia delle gengive a un neonato?
Gli esperti consigliano di utilizzare una garza morbida di cotone imbevuta con soluzione fisiologica o acqua minerale e passarla sulle gengive del neonato dopo ogni poppata. Esistono anche dei presidi come guantini e spazzolini da dito che hanno la funzione di rimuovere la placca batterica lungo tutte le gengive.
Pulizia tasche gengivali dal dentista: è dolorosa?
Per fare un lavoro accurato il dentista deve necessariamente andare a rimuovere il tartaro e la placca che si trovano nelle tasche gengivali. Se lo facesse senza ricorrere all’anestesia locale sarebbe alquanto doloroso. Ma fortunatamente non c’è da preoccuparsi per questo! Il curettage viene eseguito sotto anestesia locale, per cui non si avverte nessun dolore.
Pulizie tasche gengivali: perché farla?
Le conseguenze derivanti da una mancata pulizia delle gengive possono essere molto serie. Inoltre, sottovalutare segnali come il rigonfiamento e l’arrossamento delle gengive può portare gradualmente a una degenerazione dei tessuti gengivali fino al rischio di perdere uno o più denti. Per questo è importante sottoporsi periodicamente a dei controlli ed effettuare una pulizia gengivale che prevenga la comparsa di qualunque disturbo parodontale.
In alcuni casi, invece, la malattia potrebbe già trovarsi in uno stadio avanzato. I batteri potrebbero essere già penetrati nelle tasche parodontali delle gengive provocando danni sia al dente che ai tessuti molli. Se così fosse la pulizia gengivale può ancora rimediare alla situazione interrompendo il processo di avanzamento della malattia e ripristinando la salute gengivale.
Ovviamente quando la pulizia delle gengive viene effettuata in uno stadio già avanzato potrebbe essere necessario eseguire altri tipi di trattamento per riparare ai danni. Nella migliore delle ipotesi potrebbe essere sufficiente, dopo aver eseguito la pulizia gengivale, effettuare uno sbiancamento dentale al fine di restituire ai denti un aspetto piacevole che forse era stato deturpato da un accumulo eccessivo di placca e tartaro.
La pulizia delle gengive è un intervento semplice ma essenziale per mantenere in buono stato la salute dei nostri denti.