radiologia dentale e tac 3d

Definizione in breve

È possibile oggi ricorrere all’uso di radiografie digitali direttamente negli studi Dentistici per consentire all’Odontoiatra di poter fare diagnosi ed intervenire precocemente.

 

Quando farlo

al bisogno

Indagine radiografica

Quanto dura

Pochi secondi

No preparazione specifica

Fa molto male?

no

Trattamento indolore

Premessa

Differenza tra TAC e TC cone beam (tomografia computerizzata cone beam)
ll termine TAC non si usa da circa 20 anni, anche se comunemente la gente parla sempre di TAC. E’ stato sostituito con il termine TC (tomografia computerizzata), ma in odontoiatria si usa oggi o il DENTA SCAN o la CONE BEAM.
Si tratta di due radiografie che hanno processi differenti. Il primo fa “piccole fette” e poi le unisce e ne esce fuori il cranio, il secondo fa tutto il cranio e poi lo taglia a fette, ma non credo che questo interessi a nessuno.
La radiologia digitale include tutte le radiografie sia bidimensionali che tridimensionali, mentra la Tac è un esame radiografico tridimensionale specifico. Tutte le radiografie oggi sono digitali, mentre TAC è una specifica radiografia.

In cosa consiste

Si tratta di un esame radiografico con l’obiettivo di analizzare le arcate dentarie, le ossa mascellari, la struttura ossea delle articolazioni temporo-mandibolari, e i seni mascellari.

 

Negli ultimi anni il campo della radiologia digitale ha fatto passi da gigante. Questo è andato a vantaggio di tutte le branche medico sanitarie, incluso quella che si occupa dei denti. In quali casi può essere necessario avvalersi della radiologia digitale tridimensionale per effettuare una tac dentale?

Generalmente quando la panoramica dentale non è sufficiente a fornire tutti gli elementi necessari per fare una diagnosi accurata. 

Rispetto a una panoramica dentale tradizionale la tac (tomografia assiale computerizzata) offre un quadro più completo e dettagliato del cavo orale che permette allo specialista di concentrarsi sulla zona specifica in cui deve intervenire e stabilire il trattamento più adeguato al paziente.

Analizziamo nel dettaglio in cosa consiste una tac all’arcata dentale, a cosa serve, come viene fatta e quali sono alcuni tipi di tac dentale in 3d.

Tac arcata dentale 

Proprio come un’impronta digitale, non esiste un’arcata dentale identica a un’altra e per questo il dentista potrebbe aver bisogno di effettuare una tac per esaminarla dettagliatamente prima di fare una diagnosi e stabilire il tipo di intervento. Trattandosi di immagini che richiedono una maggiore impressione, la tac dell’arcata dentale ha bisogno di un dosaggio di radiazioni maggiore rispetto a una panoramica dentale.

Benché le strumentazioni di ultima generazione siano strutturate in modo tale da ridurre le radiazioni del 50% rispetto a quelle di qualche anno fa è consigliabile non abusarne. Per questo, in genere, lo specialista si concentra solo su quella parte dell’arcata che ha bisogno di esaminare. Se, per esempio, il problema coinvolge i denti del giudizio dell’arcata superiore eviterà di fare una tac anche all’arcata inferiore (e viceversa).

Una tac dentale è decisamente necessaria per stabilire la massa ossea su cui l’implantologo può contare prima di procedere a un intervento. Per esempio, la tac dentale, a differenza di una panoramica tradizionale, permette di quantificare lo spessore della massa ossea di ogni singolo caso e valutare se è sufficiente per applicare un impianto o se invece è necessario integrarla attraverso un innesto osseo. Diversamente si andrebbe alla cieca con il rischio di inserire un impianto troppo lungo per la massa ossea del paziente superando il canale mandibolare (l’arcata inferiore) o il seno mascellare (arcata superiore).

Come si effettua una tac dentale?

L’esame è assolutamente indolore e non dura più di 20/40 secondi. Può essere effettuato sia da distesi che da seduti in base al tipo di strumentazione. Prima di effettuare la tac è necessario rimuovere qualunque oggetto in metallo come pearcing sulla lingua o sul labbro, protesi dentali mobili, occhiali, orecchini e apparecchi acustici. Se hai qualsiasi dubbio chiedi allo specialista prima di sottoporvi alla tac.

Tac dentale a Roma 

A Roma puoi trovare diversi studi odontoiatrici che sono in grado di effettuare una tac dentale. Tra questi ci siamo anche noi. Se vivi a Roma e hai bisogno di prenotare una tac dentale contattaci e ti illustreremo i nostri servizi. Nel nostro studio troverai professionalità e cortesia e potrai avvalerti delle apparecchiature più all’avanguardia per effettuare qualunque tipo di esame. La tac dentale è uno degli esami che eseguiamo abitualmente per poter fare una diagnosi precisa e stabilire insieme al paziente il tipo di trattamento più adatto a lui. 

Se vuoi prendere un appuntamento per fare una tac dentale contattaci.

Tac 3d dentale

La TAC dentale 3D (chiamata anche tomografia dentale) si basa su una tecnica all’avanguardia che supera qualsiasi esame radiologico attualmente disponibile nel settore della radiologia dentale. È una tac ai denti accurata e precisa che consente al dentista di avere una visione a 360 gradi della bocca del paziente prima di effettuare una diagnosi e determinare il tipo di trattamento da applicare.

Rispetto a una tac tradizionale la tac odontoiatrica (altro non è che una radiografia tridimensionale ai denti), o come molti la definiscono semplificando eccessivamente ‘rx denti’, è molto più accurata, soprattutto da quando si è riusciti a ottenere la terza dimensione della bocca, ovvero la profondità. Fino a qualche anno fa, infatti, era possibile avere immagini dentali solo dell’altezza. Ma oggi, grazie a una tecnologia avanzata, possiamo contare su una tac panoramica dentale in 3d.

Per conoscere lo stato generale dell’anatomia dentale del paziente, il dentista può richiedere di effettuare una tac 3d ai denti a 180 gradi e valutarne la condizione di salute. La strumentazione è decisamente ad alta tecnologia e permette di ottenere immagini chiare e accurate in pochi secondi. Attraverso un braccio meccanico su cui è collocato uno scanner è possibile fare una tac tridimensionale ai denti, da destra a sinistra, dell’intera dentatura del paziente. Una volta acquisite le immagini queste vengono impresse su una lastra o su un CD per essere visionate dal dentista.

Se vuoi saperne di più su come si effettua una tac 3d ai denti contattaci

Radiografia dente devitalizzato

Solitamente la radiografia si rende necessaria prima di devitalizzare un dente. Un dente che causa dolore è un dente con tutta probabilità cariato. La radiografia serve all’odontoiatra a stabilire la profondità della carie e se è necessaria la devitalizzazione. Questo processo serve a pulire dall’infezione il dente ed eliminare il dolore. Una volta disinfettato il canale dove era contenuta la polpa dentaria si procede a richiuderlo con la guttaperca e a otturare il dente con materiale adatto. Può succedere che si debba fare una radiografia a un dente devitalizzato? Sì, in alcuni casi, anche se rari, se il dente continua a procurare dolore. Il dentista, per valutare se la devitalizzazione è stata eseguita correttamente e con i giusti materiali, o semplicemente per comprendere i motivi del dolore potrà avvalersi di una radiografia che permetta di vedere all’interno del dente. 

Radiografia denti gravidanza

Una delle domande che più frequentemente si fa una donna che aspetta un bambino è se effettuare una radiografia ai denti durante la gravidanza possa essere pericoloso per il nascituro. In genere, dopo aver informato il personale medico della propria condizione, sarà il dentista a fare questa valutazione. Molto dipende dalla situazione dell’arcata dentale: se una radiografia risulta indispensabile il dentista prenderà le dovute precauzioni. Precauzioni che consistono nell’utilizzo di un camice piombato da posizionare sul ventre a protezione del feto e utilizzare radiografie a bassissima esposizione. Anche aspettare che la paziente sia arrivata almeno al terzo mese di gravidanza, se è possibile, può rientrare tra le precauzioni che un buon odontoiatra saprà attuare. 

Tac arcata dentale inferiore

La tac all’arcata dentale inferiore è un esame indolore di pochi minuti che permette lo studio dell’osso mandibolare inferiore nonché di valutare in modo accurato dove risiede il problema e come intervenire. Rispetto a una panoramica dentale, la tac all’arcata dentale (sia inferiore che superiore) ha una dose di radiazioni superiori per questo negli ultimi anni si preferisce eseguire la tac solo all’arcata dentaria che presenta il problema. Rispetto agli anni 90, le radiazioni sono notevolmente inferiori e adesso, con il progresso della tecnologia, si eseguono tac a bassissima esposizione, anche se occorre sempre proteggere il paziente con camici piombati.

Tac arcata dentale superiore

Negli ultimi anni, la tac all’arcata dentale superiore o inferiore è diventata necessaria a causa di un numero sempre maggiore di progettazione implantare: si tratta di conoscere lo spessore o volume osseo mandibolare, la necessità eventualmente di ricostruire l’osso e così via. Anche se si è in presenza di estrazioni dentali complesse, quali possono essere, ad esempio i denti del giudizio, una tac può venire in aiuto dello specialista odontoiatria.  

Non è necessaria nessuna preparazione particolare se non la rimozione di eventuali oggetti in metallo posizionati sulla lingua o sul labbro. 

Tac arcata dentaria cone beam

La tac dell’arcata dentaria Cone Beam (CBTC) sta a indicare una tomografia assiale computerizzata a fascio conico. È una tac che utilizza una tecnologia all’avanguardia per avere immagini precise e accurate del massiccio facciale e dell’anatomia dei denti, strutture vitali e ossee emettendo raggi X inferiori anche di 30volte rispetto alle tac tradizionali. Il suo impiego è multifunzionale. Viene infatti utilizzata nello studio delle articolazioni temporo-mandibolari, nonché per riconoscere alterazioni avvenute nell’osso mandibolare a causa di traumi o alterazioni neoplastiche. Può essere utilizzata anche per valutare una patologia osteo-artritica. Per l’impiego di radiazioni molto basse e per pochi secondi è adatta anche ai bambini particolarmente ansiosi o a chi ha difficoltà nella deambulazione.

L’esame è molto semplice, si può fare sia da seduti che in piedi e si realizza mantenendo la lingua attaccata al palato e rimanendo immobili mentre l’apparecchiatura, muovendosi intorno alla testa del paziente, acquisisce immagini digitali. 

Cosa si vede con la Tac dentale?

Le tac dentali di ultima generazione permettono di vedere la struttura ossea e non, all’interno della bocca.

Non solo quindi la struttura ossea dei denti e la loro posizione, ma anche la densità ossea, alterazioni dovute a patologie osteo artritiche o avvenute per traumi o patologie neoplastiche. Non vengono praticate incisioni ma, attraverso raggi x a bassa esposizione, vengono catturate delle immagini a intervalli regolari e a sezione trasversale che poi vengono assemblate per consentire allo specialista di riconoscere e prevenire problematiche dell’arcata dentale. 

La Tac dentale è mutuabile?

La tac dentale è mutuabile, anche quelle in 3d e quelle più all’avanguardia come la tac Cone Beam. In realtà a livello amministrativo, per il Sistema sanitario nazionale, non esiste differenza tra una tac tradizionale e una più avanzata. La differenza la percepiscono gli specialisti nelle immagini e nella loro accuratezza. 

Molto dipenderà dalla Regione e dai finanziamenti pubblici ottenuti. Se lo studio odontoiatrico a cui ci si rivolge è convenzionato il costo può andare da 36€ circa a 118€ a seconda della struttura a cui ci si rivolge. Molti studi odontoiatrici però non riescono a fornire questo esame in convenzione in quanto è molto costoso. 

Tac dentale immagini

Una delle peculiarità della tac dentale è quella di ottenere immagini in 3d (tridimensionali) dell’intero cavo orale o di alcune parti d’esso. Questo diventa importante, per esempio, quando l’odontoiatra ha bisogno di visualizzare con la massima accuratezza la relazione che c’è tra i denti in oggetto e le strutture anatomiche vascolari e nervose. Oppure quando si tratta di estrarre un dente del giudizio per capire quanto è profonda la radice e quali ripercussioni potrebbe avere sui denti vicini. 

Le immagini possono essere inserite su un CD e visionate su computer dagli specialisti. Solitamente hanno i classici colori di una radiografia. 

Tac dente del giudizio

L’uso più comune per indurre un odontoiatra a prescrivere una tac dentale è quando deve estrarre un dente del giudizio. Perché occorre estrarre un dente del giudizio? Nascendo per ultimi, è facile che non trovino sufficiente spazio nell’arcata e che, di conseguenza, prendano posizioni anomale, trasversali e che inizino a dare dolore. Il dolore parte dalla gengiva che gonfiandosi può arrivare addirittura a modificare l’assetto del volto. Nei casi più gravi il dolore può far sorgere mal di testa e febbre. La tac dentale al dente del giudizio da estrarre aiuterà il dentista a comprendere come intervenire soprattutto in situazioni complesse. 

Tac e impianti dentali

Prima di procedere con un impianto dentale, lo specialista odontoiatra dovrà avere un’idea chiara e precisa della struttura ossea e nervosa dell’arcata dentale del paziente. A livello nazionale va detto che il sistema sanitario nazionale considera ogni esame radiologico per indagine come invasivo in quanto espone il paziente a una certa dose di raggi X. Nell’implantologia però, è indiscussa l’importanza di ottenere non solo elementi quali altezza dell’osso ma anche e soprattutto volume e spessore. Gli impianti infatti vengono applicati sovente a pazienti non più giovanissimi e che quindi presentano solo un ‘residuo’ di osso mandibolare. La tac quindi diventa uno strumento indispensabile negli impianti dentali.

Con la Tac massiccio facciale si vedono i denti?

La tac massiccio facciale viene spesso eseguita a seguito di traumi cranici per verificare se esistono lesioni a livello del cranio, seni nasali e delle ossa facciali in generale. In effetti è una radiografia che permette di indagare quando ci sono sintomi come sinusite, vertigini, mal di testa ma anche quando si pensa possa esserci un tumore cerebrale o ictus.

La tac massiccio facciale mostra anche i denti dell’arcata per individuare eventuali alterazioni e intervenire di conseguenza. Non viene prescritta solo in casi di traumi ma in tutte quelle situazioni in cui è importante effettuare un’indagine accurata e dettagliata. 

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